PROCTOLOGI E FLAVONOIDI…

…Ovvero, “le relazioni pericolose”.

Ricevo in studio una graziosa ragazza ventinovenne, che mi racconta la sua storia di portatrice di emorroidi da circa 13 anni.
Mi dice di aver cominciato a soffrire di emorroidi a 16 anni – in maniera abbastanza drammatica, peraltro: la patologia era esordita con un dolorosissimo prolasso emorroidario. Da lì a intraprendere un vero e proprio pellegrinaggio negli studi proctologici di mezza Italia il passo era stato breve: e tutti i Colleghi che l’avevano visitata, quasi si fossero messi d’accordo, le avevano prescritto una terapia con un noto preparato a base di flavonoidi, che l’avrebbe fatta senz’altro guarire. Nessuno aveva dato indicazione ad alcun altro trattamento.
Bisogna dire che, in qualche modo, la terapia con flavonoidi aveva “arginato” le successive crisi emorroidarie per parecchio tempo: sporadicamente, la mia paziente aveva avuto qualche fastidio anale, rarissimamente aveva perso qualche goccia di sangue, e nulla più.
Nulla più… fino ad arrivare all’inizio dell’ultima estate: quando la giovane ragazza aveva avuto un nuovo, dolorosissimo prolasso, questa volta con sanguinamento profuso; e vai da un altro proctologo, e vai ancora con i flavonoidi.
Ma, passati 15 giorni circa, ecco il prolasso rispuntare, sempre doloroso, sempre sanguinante. La ragazza va dall’ennesimo protologo che stavolta fa diagnosi di emorroidi trombizzate e le prescrive terapia… indovinate con che? Il nostro mitico, famosissimo farmaco a base di flavonoidi.
Devo dire che la ragazza, stoicamente, decide di affrontare, ancora una volta, la terapia. Ma passati altri 15 giorni, al terzo episodio di prolasso doloroso e sanguinante in un mese e mezzo, decide di mandare al diavolo i flavonoidi.
Arriva quindi da me. La visito; in effetti ha un prolasso di quarto grado dei gruppi emorroidari posteriore e laterale destro, con emorroidi di grado 2-3 negli altri gruppi associate ad un modesto prolasso mucoso interno – ed anche, per non negarci nulla, una ragade anale posteriore, ma questa è un’altra storia. Discuto con lei le varie opzioni chirurgiche, non più rinviabili ulteriormente, ed alla fine la opererò nei prossimi giorni, realizzando una dearterializzazione emorroidaria con pessia mucosa secondo il metodo THD.

Ma non è questo l’importante: l’importante sono i FLAVONOIDI, così amati e tanto prescritti dai proctologi e dai medici di medicina generale italiani (e quasi sconosciuti altrove).
I flavonoidi; provate a googlare la parola “flavonoidi”, e leggete le righe riportate nei risultati della ricerca:
I flavonoidi sono dei composti polifenolici metaboliti secondari delle piante. Sono principalmente idrosolubili, sono di solito presenti nella pianta come glicosidi e …
I flavonoidi (o bioflavonoidi) sono composti chimici naturali, diffusi nelle piante superiori e particolarmente conosciuti ed apprezzati per le loro proprietà …
I flavonoidi sono dei potenti antiossidanti e degli “spazzini” dei radicali liberi, i quali giocano un ruolo essenziale contro le malattie, mantendendo sano il cuore e …
Insomma, un po’ tutto e un po’ niente. Meglio lasciare Google ed andare sul pesante, sul Medline, il grande database che raccoglie tutti gli articoli pubblicati su giornali medici peer-rewieved (cioè con un comitato editoriale di specialisti che valutano con criteri obbiettivi la validità di un lavoro scientifico per decidere o meno se pubblicarlo). Se esiste un dato scientifico vero e vedrificato su un qualsiasi argomento medico, lo trovate sul Medline.
Ebbene, sul Medline non troverete un solo lavoro in cui ci sia scritto che i flavonoidi CURANO la patologia emorroidaria; troverete, invece, che alcuni di essi, a certi dosaggi, sono potenzialmente utili per ALLEVIARE ALCUNI SINTOMI della patologia emorroidaria, come il prurito, l’edema, il sanguinamento.
CIOÈ: se avete una crisi emorroidaria, prendete pure i flavonoidi; serviranno a star meglio, e vi aiuteranno a “passà ‘a nuttata”, come direbbero i miei amici napoletani.
MA NON VI CURERANNO MAI LE EMORROIDI. La patologia emorroidaria (perchè, lo ribadisco, le emorroidi sono delle normali ed estremamente complesse strutture vasculo-connettivali che hanno un ruolo importante nella fisiologia ano-rettale e che abbiamo tutti) consiste in una alterazione anatomica progressiva dei cuscinetti emorroidari: e niente al mondo potrà far regredire tale alterazione, men che meno i flavonoidi.
I flavonoidi sono farmaci SINTOMATICI; ma “se avete le emorroidi”, sappiate che soffrite di una patologia cronicamente ingravescente, della cui cura – tanto meno invasiva quanto prima verrà iniziata, ma che diventerà MOLTO invasiva se ci arriverete in ritardo – il vostro proctologo dovrà farsi carico seriamente.

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